Studi e ricerche effettuate negli ultimi 16 anni, nell’ambito delle interazioni elettromagnetiche e la fisiologia umana, hanno portato alla messa in operatività di un’innovativa tecnologia chiamata H.I.T. (Holographic Information Transfer).
Tale tecnologia permette, attraverso segnali elettromagnetici prodotti da nanomateriali e/o cariche ioniche orientate, di indurre su target sensibili effetti biologici molecolari e metabolici con una elevata specificità dal punto di vista chimico e farmacologico.
In dettaglio, questa tecnologia, consente attraverso l’acquisizione delle debolissime attività elettromagnetiche di molecole biologicamente attive come molecole di principi attivi di farmaci o molecole endogene, ad esempio, prostaglandine o citochine, di indurre su cariche elettriche un orientamento coerente con l’attività elettromagnetica della molecola di interesse e la loro stabilizzazione, questo permette, nel momento in cui queste vengono eccitate o alimentano un dispositivo, tutta l’espressione elettromagnetica prodotta sarà vettore degli effetti biologici e metabolici della molecola di partenza senza la necessità dell’utilizzo della componente chimica.
L’altra possibilità altrettanto importante è quella di poter indurre sul target segnali che vadano a ossidare e ridurre le molecole in modo selettivo determinando l’aumento o la diminuzione dell’impedenza della struttura chimica stessa, di conseguenza l’espressione o l’inibizione della molecola.
È stato riscontrato nel corso degli anni che le applicazioni della tecnologia H.I.T. sono molteplici ed abbracciano diversi settori in campo medico, dove è possibile intervenire inducendo effetti antinfiammatori, antiossidanti, antiedemigeni e non solo ma applicazioni trovano sbocchi nei campi della veterinaria, della zootecnica, della botanica e industriale.
Alcuni prodotti H.I.T., grazie alla collaborazione con Strutture Universitarie e Istituti di ricerca pubblici e privati, hanno ottenuto la certificazione come dispostivi medici (DM) con marcatura CE e ad oggi tali DM sono presenti sul mercato nazionale ed internazionale.
La prima sperimentazione ha coinvolto un totale di 300 topi con lo scopo di monitorare la performance e contemporaneamente la funzionalità cardiopolmonare.
Il Rotarod Performance Test è un test bin cui viene utilizzato un cilindro ruotante in cui si testa la capacità degli animali di rimanere in equilibrio e muovere le zampe in modo coordinato. Il test fornisce delle misure obiettive riguardo l’equilibro, la coordinazione, la condizione fisica, il patter motorio e la coordinazione motoria. Il vantaggio di questo test è che crea una variabile continua e misurabile che può essere utilizzata per quantificare gli effetti di diverse condizioni. Il test è computerizzato, quindi non si basa sul giudizio soggettivo di un operatore.
Il Rotarod è stato eseguito all’interno di una camera metabolica che ha permesso la misurazione della percentuale di consumo massimo di ossigeno (V02MAX), la frequenza cardiaca massimale (HRMAX) e di calcolare la soglia aerobica (velocità aerobica massimale, MAV) per ogni tipo di allenamento.
Nei gruppi A e B il dispositivo è stato aderito alla pelle del topo poco tempo prima del Test di Rotarod. Tutti gli esperimenti sono stati riprodotti 3 volte, indipendentemente. Non si è osservata alcuna differenza tra i gruppi B e C, perciò i dati da entrambi i gruppi sono stati uniti nella stessa colonna nel grafico in basso.
Infine, dopo che tutti e 3 i test sono stati eseguiti, alcuni dei topi del gruppo A sono stati scelti casualmente per eseguire ulteriori test: tomografia computerizzata del cuore, ecocardiogramma, analisi del sangue e istologia muscolare.
I risultati di questo studio si sono allineati con le aspettative basate sulle osservazioni pilota. Solo i topi del Gruppo A hanno mostrato un aumento marcato del consumo massimale di ossigeno (VO2MAX) e della soglia aerobica, la quale è stata più alta nel protocollo SST. Complessivamente, il device ha aggiunto un 30-35% di aumento nella performance globale.
Importante è il mancato ritrovamento di patologie o disturbi in ognuno degli screenings post-allenamento dei topi.
Almeno 100 osservazioni± SD. Statisticamente significative (P< 0,05) aumento del VO2MAX (**) riportato in confronto al gruppo di controllo (*)
Il diagramma mostra un aumento del VO2MAX nel gruppo A (sx) in ogni tipo di allenamento eseguito.
Almeno 100 osservazioni± SD. Statisticamente significative (P< 0,05) aumento del MAVmax (**) riportato in confronto al gruppo di controllo (*)
Il diagramma mostra un aumento del MAV nel gruppo A, ciò significa che il Gruppo A ha cominciato a produrre acido lattico approssimativamente alla velocità di 20km/h, mentre il Gruppo B e C alla velocità di 11-12 km/h, in ogni tipo di allenamento eseguito.
Muscolo standard, dopo 2 settimane di allenamento con Placebo |
Sistema T-NES, dopo 2 settimane di allenamento con LISST |
Sistema T-NES, dopo 2 settimane di allenamento con HIET |
Grazie all’Università di Tor Vergata, Università di San Raffaele, Università di Haybusak, Università di Catania e all’IRCSS S. Lucia, Roma. (S. Altobello et al. International Journal of Biomedical Materials Research, 2018)
Lo studio è stato condotto su 60 atleti maschi (triatleti agonisti) con un’età media di 27.63 ± 1.54 anni, un peso medio di 77.23 ± 1.90 kg e un BMI (Body Mass Index) di 23.73 ± 0, 91.
I soggetti sono stati sottoposti, dopo 3′ di riscaldamento, a 6 prove totali (3 con placebo e 3 con il dispositivo), sette giorni di distanza l’una dalle altre, di 10, 20, 30, 40 e 50′ di corsa a 9km/h con un dislivello incrementale del 0.5% ogni 10′, utilizzando un Technogym® Myrun treadmill (Technogym® SpA Via Calcinaro 2861 47521 Cesena, FC). La frequenza cardiaca espressa in battiti al minuto è stata monitorata tramite un cardiofrequenzimetro Polar M460 (Polar Italy), mentre i livelli di lattato, espressi in mmol/L, sono stati misurati utilizzando un dispositivo LACTATE PRO 2 (Arkray ™ Global Business.inc, Kyoto, Japan). Il lattato e la FC sono stati misurati nel minuto di aumento di dislivello. Durante il periodo di test nessun atleta ha utilizzato il device T·NES, che è stato utilizzato solo i giorni di test.
I valori della FC, diminuiti grazie al sistema T·NES durante i test, sono stati di:
Notiamo una media del 6.5% di riduzione della frequenza cardiaca. Solo ai 40′ (4.25%) si vede una deviazione dalla media.
I valori riguardanti il lattato invece sono:
Nel caso del lattato solo ai 10′ (27,63%) si nota una deviazione dalla media del 13% di riduzione dei valori.
(A. Johrian et al., Reduction by a Nanotechnology Device of Serum Lactate Levels and Heart Rate in Athletes Undergoing to Resistance Exercises, Journal of Biomaterials, 2018)
Ciclista Professionista, strumento utilizzato per il sondaggio: “Super Op”, in verde i giorni in cui è stato utilizzato T-NES POWER. FC= Heart rate.
Pugile Professionista, sessione di guanti, due settimane con placebo |
due settimane dopo con T-NES POWER
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Pugile Professionista, frequenza cardiaca sotto stress, con placebo. |
Pugile Professionista, frequenza cardiaca sotto stress, con T-NES POWER. |
Test su Triatleta su tapis roulant, corsa a 12 km/h con aumenti incrementali di 0,5 km/h ogni 5′. A sinistra con T-NES POWER e a destra con Placebo.
Test su Ciclista, bici, 150 watt per 5′, poi 200 watt per 5′ e picco finale. A sinistra con Placebo, a destra con T-NES POWER.
Per approfondire
Bibliografia